Bologna | Progetto biennale promosso da comune, provincia, udi, polizia e carabinieri

Save, un percorso formativo a sostegno delle

donne vittime di violenza e a rischio

Nato dall'esigenza di dare risposte a tutte quelle donne che hanno
bisogno di ospitalità, accoglienza e sicurezza sul territorio provinciale

Un progetto a sostegno delle donne vittime di violenza
Un progetto a sostegno delle donne vittime di violenza

BOLOGNA | Martedì prossimo, dalle 8.30 alle 16.30, presso la sala Scantamburlo della caserma «Luciano Manara», sede della legione carabinieri dell'Emilia-Romagna, si svolgerà il primo modulo formativo del progetto «Save», acronimo di Sicurezza e accoglienza per vittime in emergenza. L'obiettivo generale del percorso formativo, promosso dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, è quello di mettere in grado il personale coinvolto nel progetto Save di interagire efficacemente con le donne vittime di violenza e in particolare con tutte quelle ad alto rischio di omicidio o di recidiva per maltrattamenti migliorando l'accoglienza in tutti gli ambiti, forze dell'ordine, sanità, servizi territoriali, Asp Irides, Udi.

DONNE VITTIME DI VIOLENZA | Il progetto, che ha durata biennale, e sostenuto dal Comune e dalla Provincia di Bologna, Udi, arma dei carabinieri e polizia di Stato, ha consentito l'apertura di un servizio specializzato offerto a una particolare categoria di vittime, le donne ad alto rischio, con la realizzazione di una pronta ospitalità per l'intero territorio provinciale di Bologna. Si tratta di una risposta innovativa alla gestione dell'emergenza per vittime ad alto rischio grazie ad una qualificazione specialistica del personale e l'ottimizzazione la messa in rete delle risorse esistenti, in modo da garantire una maggiore protezione per le vittime.

IL PERCORSO FORMATIVO | L'obiettivo generale del percorso formativo è quello di mettere in grado gli operatori e le operatrici della rete coinvolta nel progetto di interagire efficacemente con le donne vittime di violenza, migliorando l'accoglienza in tutti gli ambiti. Ai partecipanti saranno forniti, oltre agli elementi teorici indispensabili per la lettura del fenomeno, strumenti pratici di intervento che utilizzano una metodologia orientata decisamente all'interattività e alla valorizzazione delle competenze dei partecipanti. Per questo motivo ogni modulo è destinato al massimo a 25 persone. Per iscriversi è necessario compilare dei moduli, avendo cura di seguire alcune indicazioni evidenziate nel programma. È stato inoltre richiesto l'accreditamento per i crediti formativi all’Oaser, Ordine degli assistenti sociali dell'Emilia-Romagna. Per informazioni telefonare al numero 051.6440163.

Sabato 13 aprile 2013